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Cortometraggi

The fourfold è il corto di animazione in concorso a Mente Locale

Nella sezione fiction del festival "Mente Locale - visioni sul territorio" si inserisce anche il corto d'animazione di Alisi Telengut "The fourfold". Un'esplorazione della natura della Mongolia e della Siberia, insieme ad antichi rituali e credenze animiste.

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The fourfold

The fourfold è un viaggio visivo all’interno di una cultura e soprattutto di una natura che sembra distante, quella della Mongolia e della Siberia. Con colori accesi che catturano fin dal primo istante e una voce narrante che accompagna e culla. Una sorta di Madre Natura che prende per mano lo spettatore.

Tra antichi rituali e credenze animiste.

Quello che viene mostrato, fin da subito, nel cortometraggio canadese è una natura incontaminata, ma ben lontana dall’immaginario collettivo. Cielo e Terra sono gli elementi centrali attorno ai quali ruota tutto. Sono loro i veri protagonisti, ai quali va ad unirsi anche il mare. Ma ciò che attira è la modalità con la quale queste unioni avvengono. Sembra quasi che ogni elemento entri in contatto con l’altro e si mescoli insieme per dar vita a qualcosa di quasi mistico. Ed è proprio attraverso questo escamotage che vengono mostrati quelli che sono considerati antichi rituali e credenze animiste. The fourfold mette in scena alcune credenze in stretta connessione con il territorio e il paesaggio. L’uno dipende dall’altro ed è sempre più evidente nei momenti in cui l’immagine diventa un insieme unico e quasi indefinito.

The fourfold

Un’animazione particolare.

Non si tratta di un’animazione tradizionale. O comunque di un’animazione come la intendiamo solitamente. Il lavoro compiuto da Alisi Telengut, la regista, in The fourfold è qualcosa che va oltre la semplice animazione. Quello che si percepisce è il tentativo di mostrare, attraverso un metodo e una modalità nuovi, quelli che sono gli elementi fondamentali del territorio e del paesaggio. La mescolanza tra realtà e finzione è reale nel momento in cui si vedono e si percepiscono elementi naturali posti come cornice all’immagine animata. Il verde, tipico della natura, e tutte le piante e le erbe caratteristiche del luogo vengono letteralmente trasportate all’interno dell’immagine. Sembra, quindi, per assurdo, quasi più reale questo tipo di animazione che una ripresa dal vivo del luogo. La regista ha usato il termine di under camera per descrivere il metodo da lei utilizzato, basato su colori a olio.

Una storia che arriva a tutti.

Il connubio tra realtà e finzione e la predilezione per quest’ultima fanno sì che The fourfold possa essere un prodotto universale per qualsiasi tipo di pubblico. Dal bambino affascinato dalle immagini che si susseguono e si mescolano con colori forti in grado di attirare l’attenzione, all’adulto che, invece, presta maggiore attenzione alle parole e a ciò che l’immagine di finzione nasconde. Ed è proprio a questo che vuole arrivare la regista. Fare in modo che il successo derivi dalla mescolanza tra due (o più) atteggiamenti e modi di porsi. Se l’adulto è più razionale e si interroga sul perché di certe scelte e sulle parole pronunciate dalla voce fuoricampo, il bambino è più irrazionale e si lascia trasportare dalle emozioni e dalle sensazioni che quella determinata immagine scaturisce in lui.

Chi ci accompagna all’interno della storia?

C’è una voce narrante che per quasi tutta la durata del cortometraggio tenta di accompagnare lo spettatore spiegandogli cosa sta guardando. Uno dei punti di partenza di The fourfold è stato, a detta di Alisi Telengut, domandare ai propri nonni qualcosa riguardo le credenze del luogo in cui loro (e anche lei) aveva vissuto. Viene, quindi, da pensare che forse la voce che scalda il cuore del pubblico e sembra prenderlo per mano per portarlo ad ammirare un paesaggio unico possa essere associato ad una persona in grado di raccontarci qualche storia. Non è per forza Madre Natura, ma può essere anche un nonno o una nonna che racconta una storia al nipote. Un corto che, pur non mostrando nessuna azione particolare o nessun personaggio intento a compiere qualche gesto, trasmette emozioni intense e fa ben comprendere tutto quello che aleggia intorno alle credenze e ai rituali di Mongolia e Siberia. Lo si potrà vedere all’interno del festival Mente Locale – visioni sul territorio.

Sono Veronica e qui puoi trovare gli altri miei articoli

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The fourfold

  • Anno: 2020
  • Durata: 7'
  • Genere: animazione
  • Nazionalita: Canada
  • Regia: Alisi Telengut